venerdì 28 dicembre 2007

Tempo di bilanci x i Sestieri


Siamo ormai agli sgoccioli di questo 2008 che ha regalato gioie e dolori per la Quintana di Ascoli Piceno, per i sei Sestieri, e per i singoli Quintanari Ascolani.

Quindi, inutile dire che è tempo di bilanci, i quali saranno per qualcuno positivi e per altri un pò meno. In alcuni Sestieri ci saranno le classiche tombolate di rito prima dello scambio di auguri per l'avvenire del nuovo anno.



Sir Robert D'Altavilla

mercoledì 26 dicembre 2007

Quintanari e Sestieri

Domanda...il sestiere è di tutti? risposta di primo acchitto che mi do da solo: certo che si. Ripensandoci un attimo però guardo il mio sestiere (il nome del sestiere lo lascio ignoto). Nel mio sestiere ci sono vari gruppetti di amicizie, giri diversi etc. etc. Questi gruppetti purtroppo sono tenuti in diversa considerazione dal caposestiere, che da spazio ad alcuni rispetto che ad altri. Molto Sbagliato, mi sento costretto a negare quel "certo che si" che avevo prontamente affermato all'inizio. Allora cerco di analizzare i gruppetti favoriti dal caposestiere, perchè se quest'ultimi sono "popolari" cioè che coinvolgano il maggior numero di persone ...va bene. Chi se ne frega se ci sono gruppetti, se quelli favoriti si comportano bene nei confronti delle cosidette new entry è tutto ok!

Purtroppo questi signori privilegiati da alcune delle alte sfere di sestiere( alcune perchè c'è per fortuna anche il consiglio) si comportano in maniera ostile verso le new entry. Quasi come se sestiere fosse cosa loro e basta. Poi per fortuna i momenti aggregativi dei sestieranti non mancano, e quindi molte volte si sorpassa questa ostilità. Però credo che se questi individui cercassero di azionare il cervello...tutto sarebbe piu semplice.
La morale della favola qual'è?...La risposta alla domanda qual'è?....per avere una risposta dobbiamo chiederci se nei nostri sestieri è facile inserire nuovi quintanari, oppure se si verifica il contrario. Ora spero che voi utenti commentate per dire quello che pensate sull'argomento, cosi ci illuminate.




DUCA DI PLEXIGLASS

Il Magnifico Messere alla ricerca di sponsor privati


Approvato, all’unanimità, il bilancio di previsione. Il consiglio di amministrazione dell’Ente Quintana, nella riunione di martedì 18, ha approvato il documento contabile che stabilisce gli indirizzi per il nuovo anno. Un bilancio, come ha sottolineato il Magnifico Messere, Piero Celani, che risente delle ristrettezze economiche delle istituzioni che sostengono l’Ente e che “fanno sempre più fatica a sostenerlo e a tenere il passo con i costi, crescenti”. Da qui la necessità di procedere per progetti specifici coinvolgendo anche enti economici con progetti triennali ed aziende private e rilanciare la presenza della Quintana, in quanto manifestazione d’eccellenza della città e della regione, in particolari appuntamenti nazionali con grossi richiami turistici.

Il prossimo anno, ha sottolineato il primo cittadino “una parte importante del contributo della Fondazione Carisap sarà destinato per la promozione nell’ambito di un progetto più ampio e mirato”. Un altro passaggio dell’intervento del sindaco è stato dedicato all’altro importante apporto, quello della Camera di Commercio che oltre al contributo ordinario potrebbe essere coinvolta in progetti specifici. “Non va poi dimenticato – ha detto il sindaco – il notevole impegno economico del Comune”. Molte spese, infatti, sono a carico del Comune che in questi ultimi anni è intervenuto fattivamente per assicurare sedi consone a tutti i sestieri (nel prossimo mese di maggio dovrebbero terminare i lavori per la sede di Porta Romana e Porta Maggiore, mentre procedono quelli per Porta Tufilla e per la Piazzarola sono in programma degli incontri a breve per discutere degli spazi) ed ancora per la nuova sistemazione del Campo Squarcia.


“Per il Campo Squarcia – ha ricordato il sindaco – l’Amministrazione comunale ha già investito 1 milione di euro ed altri 500mila li investirà nel 2009 per completare l’opera. Si tratta di un’opera importante destinata in via esclusiva alla Quintana e ad ospitare altre importanti manifestazioni all’aperto”. Nella discussione è intervenuto anche il vice presidente della Regione Marche, Luciano Agostini. “Siamo arrivati – ha detto l’esponente regionale – ad una cifra consistente dal punto di vista finanziario e la Regione non farà mancare il suo consueto apporto. Non ho mai affermato – ha proseguito Agostini – contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa, che la Regione si disimpegna dalla Quintana e tantomeno non ho mai parlato di “condizionamento” per l’accesso ai fondi della Regione”. Un’interpretazione che ha evidentemente tratto in inganno i consiglieri della Cdl e ... dell’Unione! Agostini ha quindi invitato l’Ente a rimettere mano allo Statuto per eliminare le cosiddette incompatibilità, aprendo una discussione “pacata, serena, tranquilla” per valutare, insieme, se, eliminando le incompatibilità la Quintana possa funzionare meglio. Nella sua replica il sindaco Piero Celani ha invitato a “non cadere nell’errore di ridurre tutto ad una battaglia sul ruolo delle persone”.


Conte di Rochefort

martedì 25 dicembre 2007

BUON NATALE!!!

mettete il bambinello sul presepe, la redazione augura a tutti un buon natale!

domenica 23 dicembre 2007

Il Presepe dei Solestanti






Il sestiere di Porta Solestà, ha realizzato un bel presepe che ha come tema la Città di Ascoli e i suoi monumenti...facciamo i complimenti al manipolo di sestieranti che con tanta passione hanno realizzato questo presepe(Stefano Cappelli, Federico Forlini,Roberto, Armando Bianchini,Serafino Talucci e Silverio Lauretani) , che è stato realizzato con stucco acqua e cartone e reinterpreta la concezione tradizionale del presepe attualizzandosi e fondendosi all' essenza ascolana.
Duca di Plexiglass

venerdì 21 dicembre 2007

"Sestieri all'erta!!!"


"Sestieri all'erta!!!"........ E' nato un nuovo appuntamento mensile che racconta la Quintana tutto l'anno. Questo il presupposto da cui nasce "Sestieri all'erta!!!", un nuovo programma di approfondimento che è andato in onda giovedì 13 novembre e martedì 18 dicembre; programma radiofonico che si ripeterà ogni secondo martedì del mese a Radio Ascoli.


La Radio della Quintana, continua dunque a tenere i microfoni accesi su una realtà che vive all'interno dei sei sestieri anche nei mesi invernali tra prove, riunioni e decisioni importanti che determinano le due giostre estive.
Condotto dalle storiche voci di Alberto Vitelli e il Prof. Anselmi, hanno partecipato al primo appuntamento i giornalisti delle testate locali , il Sindaco Celani, l'Ass. Lattanzi e Gigi Morganti.

"Sestieri all'erta" potrà essere seguito in concomitanza con il programma radiofonico dalle 21.30 anche sul digitale terrestre canale Rtm opzione audio-lingua 2 e in real audio su http://www.radioascoli.it/ accessibile da pc e cellulare. Sms al 347/550.69.61 o diretta@radioascoli.it



Sir Robert D'Altavilla


mercoledì 19 dicembre 2007

Presepe quintanaro in piazza Arringo


Un Presepe fuori dal comune, una Quintana fuori stagione. Sembrerebbero due argomenti diversi, in realtà fanno parte di un unico particolarissimo progetto portato avanti alla Scuola primaria Malaspina in occasione del Natale 2007. Le maestre, gli alunni e i genitori hanno realizzato un Presepe... quintanaro, sullo sfondo imponente di Piazza Arringo e del Duomo a sostituire Betlemme e la capanna. Fatta salva la Sacra Famiglia, i personaggi classici sono stati sostituiti da dame, cavalieri a cavallo, tamburini, dai vessilli dei sestieri e dei castelli, guidati dal Magnifico Messere e dal coreografo, che hanno statuine “dedicate”. “Presentando i personaggi del Santo Presepe nella tradizione cittadina della Quintana - hanno detto gli organizzatori - vogliamo ricordare a noi tutti che il Dio di Gesù Cristo si incarna nella storia dell’uomo per salvarci, abbracciando ognuno di noi dentro il nostro quotidiano”. All’inaugurazione hanno presenziato, oltre al dirigente Pacetti, l’assessore Giovanni Silvestri e il coreografo della Quintana Luigi Morganti, che hanno speso parole di stupore e ammirazione per un’opera unica nel suo genere. Il Presepe può essere visitato tutti i pomeriggi, fino al 21 dicembre, dalle 16.30 alle 18.



Conte di Rochefort

martedì 18 dicembre 2007

Famiglia Quintana Dicembre 2007

Famiglia Quintana Dicembre 2007- redazione di Ascoli Piceno- DUCA DI PLEXIGLASS
PER INGRANDIRE L'IMMAGINE CLICCARCI SOPRA.

domenica 16 dicembre 2007

Museo delle Armi Antiche di San Marino




Nel museo viene presentata parte della ricca collezione oplologica che lo Stato ha acquisito fra il 1956 e il 1972.
Il circuito espositivo, che si articola in quattro sale, traccia l’evoluzione delle "armi bianche" e "da fuoco" con esemplari di notevole valore storico comprendenti armature, armi in asta, armi da fuoco a miccia, a ruota e a pietra focaia, fino alle armi sperimentali della transizione ottocentesca e a quelle a retrocarica dell’ultimo scorcio del secolo XIX.

SALA I - Evoluzione delle armi in asta

In esposizione una ricca collezione di "armi in asta" dalle poderose asce da guerra del XV secolo alle esili ed eleganti alabarde da parata del XVII.
Fra queste di notevole interesse sono le asce da guerra, dotate di lame pesantissime, e alcuni esemplari delle prime alabarde dalla forma tozza e approssimativa.
Attraverso l'ingentilirsi delle forme dei falcioni e dei ronconi si testimonia il declino di alcune tipologie di armi in asta a favore delle armi da fuoco.

SALA II - Armature e parti di armatura

I reperti di provenienza italiana, inglese e tedesca databili tra il 1490 e il 1630, mostrano l'eccelsa maestria raggiunta dagli armieri europei nella lavorazione degli acciai.
Fra le armature veramente raro un pettorale da bambino, in acciaio inciso e dorato, realizzato in Inghilterra intorno al 1540 nella reale fabbrica d'armi di Greenwich.

SALA III - Evoluzione delle armi da fuoco

Dai rudimentali archibugi a miccia del XV secolo fino ai rivoluzionari ritrovati tecnici del XVIII si offre una panoramica che testimonia l'alto grado di tecnologia raggiunta dai maestri d'arme, sensibili ai dettami artistici delle epoche che li videro in attività.
Fra i pezzi di maggior pregio un raro fucile a pietra focaia e a retrocarica realizzato intorno al 1720 in una manifattura della Baviera Meridionale.
Nella sala è presente anche una preziosa raccolta di spadini da lato impreziositi da raffinate incisioni e dorature.

SALA IV - Armi bianche e da fuoco sec. XVIII - XX

La rivoluzione industriale del primo '800 si riflette nella definitiva affermazione delle armi da fuoco sulle armi bianche.
Di particolare interesse gli esemplari delle prime armi a retrocarica, le produzioni americane e i primi tentativi di ripetizione ordinaria.
In una panoplia sono inoltre raccolti alcuni esemplari di armi e buffetterie della epoca napoleonica di fabbricazione francese, inglese e austriaca.


Sir Robert D'Altavilla

sabato 15 dicembre 2007

La Federazione Italiana Giochi Storici




I giochi che fanno capo alla F.I.G.S., unica Associazione esistente in questo campo in Italia, rappresentano le migliori e più antiche tradizioni popolari del nostro Paese. Si tratta di eventi davvero straordinari e unici nel loro genere. Essi conservano matrici sportive e competitive tale da implicare, per coloro che vi partecipano in prima persona, una preparazione impegnativa almeno quanto per le moderne, più conosciute e praticate discipline.

Ma è nella ricostruzione dell'ambientazione storica che si sviluppa per ciascun gioco la massiccia partecipazione attiva di persone di ogni ceto sociale senza distinzione alcuna. Nella cornice degli splendidi centri storici delle nostre città, centinaia e talvolta migliaia di cittadini in costume rinascimentale o medioevale diventano attori creando scenografie irripetibili altrove. Eventi che costituiscono una ricchezza enorme, autentici giacimenti culturali da coltivare e sviluppare razionalmente.

L'apertura di queste finestre in Internet nasce dalla volontà della Federazione di far conoscere ad un pubblico, il più ampio possibile, tutte le manifestazioni storiche che si svolgono in Italia, con informazioni precise e dettagliate su ogni evento.
La Federazione Italiana Giochi Storici è associata alla Confédération Européenne des Fêtes et Manifestations Historiques.
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Sir Robert D'Altavilla

martedì 11 dicembre 2007

Il palio di Asti

Secondo il cronista Ogerio Alfieri, antenato del più noto Conte Vittorio, la città di Asti, “...nell’anno del Signore 1280 era colma di ricchezze, chiusa da solide e recenti mura e costituita quasi interamente da molti edifici, torri, palazzi e case da poco costruite”. Nella descrizione, precisa e puntuale, Ogerio cita le buone qualità dei cittadini astesi giudicandoli “...assennati e nobili, ricchi e potenti”e dice che “in caso di necessità la città può contare su seicento cavalieri dotati di due cavalli...” mentre “il contado può fornire centosessanta cavalieri dotati di un cavallo o di una cavalla...”.
In quegli anni gli astigiani davano vita alla corsa del Palio: infatti la prima notizia certa della corsa risale al 1275 anno in cui, secondo Guglielmo Ventura, speziale di professione e cronista per diletto, gli astigiani corsero il Palio, per dileggio, sotto le mura della nemica città di Alba, portando danni e devastazioni alle vigne. Oggi la città conserva un tessuto urbano testimonianza dei fasti di un tempo; le torri e le caseforti i palazzi medievali e le caratteristiche vie del centro storico fanno da scenario alla affascinante rievocazione storica del Palio. Sono ventuno i contendenti che nei giorni della vigilia hanno vigorosamente tentato di propiziare la vittoria con cene pantagrueliche, riti scaramantici, burle salaci nei confronti dei borghi avversari, sino all’ultimo intenso confronto in campo, preceduto dal sontuoso corteo, composto da oltre milleduecento figuranti in costume medievale.
Dopo molto impegno, tanta passione e altrettanti affanni uno soltanto potrà stringere tra le mani il drappo cremisino con le insegne della città e l’immagine del Santo Patrono. Per tutti la grande Festa incomincia già il fine settimana precedente con la presentazione dell’anteprima del corteo, poi il Palio degli sbandieratori, il variopinto mercatino, il venerdì e il sabato le prove in pista per saggiare le forze in campo, in un crescendo da cardiopalma. Ma per capire il Palio è necessario esserci, calarsi nella Festa, magari seguendo direttamente le vicende di uno dei ventuno partecipanti: dagli sguardi dei borghigiani, che hanno lavorato un anno intero, si capirà davvero che cosa significa la passione viscerale, l’attaccamento fortissimo ai colori, l’irrefrenabile voglia di vincere, l’incontenibile gioia della vittoria, l’amarezza della sconfitta.

Conte di Rochefort

Gli "Sparvieri Maledetti"



Cari visitatori, finalmente rieccomi qua.......non vedevo proprio l'ora di tornare a postare. E per l'occasione ho deciso di parlarvi di un'associazione che si può reputare interessante per chi ama il medioevo: gli "Sparvieri Maledetti".


Gli "Sparvieri Maledetti" sono un'associazione sportiva dilettantistica di scherma medioevale affiliata allo CSEN e riconosciuta dal CONI che partecipa a spettacoli medioevali in Italia e all'estero.La loro finalità è di ricreare nel presente le atmosfere del periodo medievale e in particolare dei periodi che vanno dal 1000 al 1400.


Il gruppo conta oltre 30 iscritti tra armati, figuranti e dame e si occupa per l'appunto di mostrare al pubblico diversi spettacoli medioevali, principalmente duelli d'arme, con accurate ricerche storiche che li rendono il più possibile fedeli alla realtà dell'epoca.


Gli "Sparvieri " riescono ad eseguire cortei storici con nobili, armati e popolani, duelli con armi di vario tipo (spade, asce, bastoni, mazze, daghe, ecc…), duelli con spade infuocate, allestimenti di accampamenti medioevali, ricostruzioni di battaglie anche con l'ausilio di gruppi amici, brevi rappresentazioni teatrali e anche corsi didattici per le scuole per illustrare la vita dei guerrieri dell'epoca e le loro tecniche di combattimento.La sede dell'associazione è a Bagnara di Romagna (RA) nel torrione che funge da Porta della città.



Sir Robert D'altavilla


domenica 9 dicembre 2007

Un tuffo nel "MedioEvo"

Carissimi visitatori, la redazione di quintanaromoderno vi presenta uno dei suoi servizi che televisivamente parlando potrebbe essere visto come una sortita esterna.
Eh si... Questo pomeriggio il Duca di Plexiglass e il sottoscritto, Omino Maledetto, si sono recati presso il Centro Commerciale Città delle Stelle in località Castel di Lama ed hanno visitato per voi uno showroom completamente immerso nel MedioEvo.
Ed è proprio scritta cosi la grande insegna che campeggia all'entrata del grande spazio.Medio Evo.
Lo spazio è stato innaugurato lo scorso 13 ottobre alla presenza del gruppo sbandieratori e musici di Porta Tufilla e di alcuni componenti della rievocazione storica Sparvieri Maledetti.
Ma entriamo nello showroom. Grandi armature campeggiano sia nelle vetrine che negli spazi interni.
Ci sono armi, armature, busti, copricapi, sandali e oggetti per tutti i periodi: dalla Roma antica, alla Grecia, Sparta. Curiosi sono gli spazi in cui sono presenti armature che abbiamo visto in film come "300", "Il Gladiatore", "Il Signore degli Anelli".
In fondo un vasto assortimento di spade, scure, pugnali, tutto medievale. Presente anche varia oggettistica come coltellini tascabili, archibugi e rivoltelle, riproduzioni fedeli di personaggi in epoca medievale.
Insomma che dire, uno spazio adatto per chi vive di queste cose.


Omino Maledetto

venerdì 7 dicembre 2007

Notizia vecchia: Quintanaro Moderno si scusa per il ritardo.

Notizia che doveva essere postata un mese e mezzo fa, però siccome a me è risultata nuova, magari tanti di voi non la sanno...Per scoprire di che notizia si tratta, cliccate sul link sottostante.
http://it.youtube.com/watch?v=lj51LuMeFE4

Duca Di Plexiglass

mercoledì 5 dicembre 2007

Sbandieratori delle Giostre: 5 Scuole a Confronto

Ecco 5 scuole di sbandieratori, delle giostre italiane più importanti a confronto.
Nel primo video abbiamo la scuola ferrarese rappresentata dalla grande squadra di Borgo San Luca.
Successivamente la scuola aretina e a seguire quella di Narni.
Poi quella folignate con il Rione Pugilli. In fine, roba di casa nostra: Il Sestiere Porta Solestà a rappresentare la scuola ascolana.
Buona Visione a tutti, aspettiamo commenti tecnici dagli sbandieratori "di professione"! Commentate! Commentate! Commentate!

Omino Maledetto











martedì 4 dicembre 2007

Castelli VS Agostini

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L’esponente di An ha presentato una interrogazionesui fondi congelati Quintana, il consigliere regionale Castelli replica alle dichiarazioni dell’assessore “Da Agostini ingerenza politica” “Vorrebbe far dipendere il contributo da convinzioni personali” ASCOLI - Il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Guido Castelli, ha inteso replicare alle dichiarazioni del vicepresidente delle Marche, Luciano Agostini, in merito al paventato congelamento del finanziamento annuale che Ancona concede alla rievocazione storica ascolana. “Le esternazioni di Luciano Agostini sulla Quintana a proposito del presunto congelamento dei 50.000 euro assegnati alla Quintana stessa - sostiene l’esponente di An - mi sembrano un po’ contraddittorie. Agostini, infatti, dopo aver censurato le presunte interferenze della politica sulla Giostra ascolana, si “macchia” dello stesso sospetto.


MI SEMBRA UN PO' STRANO CHE UNO PRIMA CI VUOLE DARE I FONDI, POI FA MARCIA INDIETRO. LE COSE SO DUE: O CASTELLI SPARA TROIATE E HA GONFIATO LA COSA, OPPURE AGOSTINI E' BASTARDO DENTRO E SE NE FREGA DI ASCOLI.



Non rappresenta forse un’interferenza politica far dipendere l’erogazione di un contributo pubblico a favore di un altro Ente pubblico dalle convinzioni personali di un assessore regionale? Inoltre è gravissimo che l’assessore interferisca sulle competenze del consiglio regionale. Non mi si venga a dire, infatti, che sono le ristrettezze finanziarie in cui versa la Regione a metter in forse i 50.000 euro che, per altro, rappresentano una vera miseria rispetto al prestigio della Quintana. Basti pensare che solo in occasione dell’ultimo assestamento di bilancio approvato il mese scorso, la Regione ha trovato il modo di finanziare con 43.620 euro le spese per il ponteggio e le puntellature della cosiddetta “Cittadella di Ancona”. Forse Agostini ritiene le impalcature di un monumento anconetano più importanti della Quintana?


ECCO, SE QUESTO E' VERO MI RIBOLLE IL SANGUE. SE BISOGNA CONGELARE I FONDI PER LA QUINTANA...PERO' POI CONTEMPORANEAMENTE FINANZIARE LA CITTADELLA. PER ME LA CITTADELLA S' PO' PURE CASCA'.



Gli ascolani sappiano che il prossimo mese nel corso della sessione di bilancio di previsione della Regione farò battaglia”.Castelli ha anche presentato una interrogazione al presidente regionale, Gian Mario Spacca, per sapere: a quanto ammonta il contributo complessivo previsto dalla Regione per l’edizione 2007 della Quintana; se il predetto contributo debba considerarsi sub judice o comunque subordinato all’adozione da parte del Comune di Ascoli di specifiche modifiche concernenti l’organizzazione dei Sestieri della Quintana; se rispondano al vero le dichiarazioni rese dal vicepresidente della giunta regionale Agostini a proposito del contributo regionale alla Quintana.


CHIACCHIERE CHIACCHIERE CHIACCHERE. SE E' VERO O NON E' VERO. I FONDI VANNO EROGATI. CACCIARE MONETA. NON ME FREGA UNA MAZZA SE CASTELLI E' NERO E AGOSTINI E' ROSSO. CACCIARE MONETA PER QUINTANARI. SENZA TANTI TEATRINI.



Infine, Castelli, contradaiolo dell’Istrice, traccia le differenze tra le “cellule” che costituiscono il Palio e quelle che animano la Quintana: “Il meccanismo di autoregolamentazione delle contrade non rende possibile l’ingerenza politica. Il coinvolgimento delle istituzioni è superficiale e limitato a sovrintendere alle controversie tra le contrade. Il sindaco ha solo funzione di garanzia. Le contrade sono socialmente e funzionalmente autonome, tanto che sono state definite come corpi sociali intermedi tra famiglia e Comune. Possiamo dire che sono le contrade ad influenzare la politica e non il viceversa. Siamo di fronte ad una situazione unica in Italia. Il mio auspicio è che i Sestieri si rafforzino sempre di più e diventino delle realtà sociali così coese ed importanti nella società ascolana da essere immuni dalle interferenze politiche o di altra natura. Il vero antidoto sta nella capacità dei sestieranti di rendere il Sestiere una realtà di aggregazione e di educazione”.


BEH E QUI PERO' FACCIAMOCI UN ESAME DI COSCIENZA NOI QUINTANARI. IO AFFERMO CHE LA QUINTANA NON SI VIVE TUTTO L' ANNO AD ASCOLI. ED E' VERO. POI CI SARA' QUALCUNO CHE MI VERRA' A DIRE CHE NON E' VERO. PERCHE I GRUPPI GARE SI CONTINUANO A VEDERE PER CENE E PROVE. PERO' MOLTE VOLTE QUESTI GRUPPI SI AUTOIDENTIFICANO NEL SESTIERE NELLA SUA TOTALITA'. QUINDI QUA IN ASCOLI DIVENTA COSI: O SEI GRUPPO GARE O NON FREQUENTI IL SESTIERE. E' QUESTO QUELLO CHE PENSANO IN MOLTI. PER FORTUNA NON TUTTI. NON E' UN ATTACCO AI GRUPPI GARE CHE SONO IL NOCCIOLO DURO DEL SESTIERE, E' UN APPELLO AI CAPISESTIERE E AI CONSOLI.SECONDO ME IL SESTIERE DEVE ESSERE UN PUNTO DI AGGREGAZIONE PIU FORTE. DEVE COINVOLGERE TUTTI I GIOVANI E NON DEL SESTIERE ANKE IN ALTRI AMBITI.

DUCA DI PLEXIGLASS

lunedì 3 dicembre 2007

Dopo lo Squarcia, sistemiamo le sedi di sestiere

Come già postato dall'acculturato Duca, c'è nell'aria il rinnovo del campo Squarcia.
Nella stessa riunione dell'ente Quintana,in cui se ne è ampiamente discusso, il magnifico messere ha fatto un pò il punto sui capitoli di spesa affrontati che in alcuni casi sono risultati sottostimati.
Nella medesima riunione si è anche parlato della sistemazione delle sedi di sestiere e particolarmente di quelle di Porta Romana, con la sua palazzina in stile liberty, e degli spazi di Porta Tufilla.
La notizia non può che farci piacere e personalmente ritengo che sia anche un modo con il quale tutti i sestieri sono stati, per cosi dire, invitati a riprender vita e a rendere più confortevoli le loro sedi cosi come già fatto da sestieri come la Piazzarola e Solestà che si sono organizzate con la taverna o che comunque tengono attiva la vita della propria sede con iniziative come "Degustando". Che questo invito non sia un buon inizio?


Omino Maledettamente acculturato

sabato 1 dicembre 2007

Squarcia: Pronti...Partenza, Via!!!


Sono iniziati i lavori per la ristrutturazione e l’adeguamento del campo Squarcia, che dovrebbero essere ultimati entro 180 giorni. Il nuovo look dello Squarcia, riguarda, soprattutto, le tribune nord e sud che non saranno più lineari, ma avranno una forma ad emiciclo per uniformarsi all’andamento del campo giochi. Un progetto studiato in modo tale che per il futuro lo Squarcia potrà essere utilizzato non solo per il torneo cavalleresco, ma per tutta una serie di attività ed eventi (spettacoli, concerti, sport vari), facendo diventare lo storico impianto di Ascoli un vero e proprio contenitore asservito all’intera collettività. La realizzazione di tutti gli interventi, che consistono nel restauro della tribuna ovest, la costruzione delle tribune emicicliche a sud e a nord e la fornitura e posa in opera delle tribune metalliche sul lato ovest, comportano una spesa di poco più di un milione di euro, 300.000 euro provenienti da finanziamenti statali e 712.000 euro con un muto acceso dall’Arengo con la Carisap. L’elemento più innovativo del nuovo look è senza dubbio la realizzazione delle tribune ad emiciclo. In particolare, quella a nord, segue l’andamento della recinzione verso piazza Matteotti ed è dimensionata in modo tale da consentire l’inserimento dei settori retrostanti di ampliamento da realizzare con tribune metalliche. La nuova tribuna a nord verrà realizzata in cemento armato, con la creazione di quattro settori radiali. Gli spazi sotto le tribune saranno attrezzati a magazzini e locali destinati a servizi. I quattro settori di cui è composta la tribuna, ospiteranno circa 720 spettatori oltre a quelli previsti con l’inserimento delle tribune metalliche che potranno ospitare circa 1.200 spettatori. La tribuna a sud ospiterà, invece, i figuranti della Quintana e avrà una capienza di circa 1.024 posti a sedere, mentre altri 1.000 posti saranno ricavati dalla tribuna sul lato ovest. La struttura a sud sarà interrotta al centro da un elemento scenografico rappresentante il cassero, ma risolto secondo la forma di un doppio portale che verrà rivestito in travertino. Anche questa tribuna avrà gli spazi sottostanti attrezzati a magazzini e servizi. “Sono soddisfatto – è il commento dell’assessore ai Lavori pubblici, Gino Lattanzi – perché un impegno fondamentale di questa amministrazione, quale era la ristrutturazione dello Squarcia, è stato mantenuto».

Duca di Plexiglass, che legge il Corriere Adriatico

giovedì 29 novembre 2007

La nuova sfida di Franco Melosso


E' esattamente di due giorni fa la notizia che vi stiamo per dare e traiamo spunto da un'intervista che, il cavalliere ascolano Franco Melosso, detentore del record di partecipazioni ( ventitrè, due delle quali vincenti) alla Quintana di Ascoli Piceno con il sestiere di Sant'Emidio ha rilasciato al Resto del Carlino.
Dalla quintana 2008 collaborerà con il sestiere rossonero di Porta Tufilla. Sarà quindi un collaboratore esterno e aiuterà il nuovo cavaliere Massimo Gubini, folignate, ad ambientarsi ad Ascoli e a prendere confidenza con la nostra realtà quintanara.
Melosso stesso assicura che non è un tradimento al sestiere del grifone alato ne tantomeno un addio alla Giostra in maniera totale. Precisa di aver dato l'addio solo alle corse e agli assalti al moro dopo il suo infortunio al ginocchio del Luglio dello scorso anno ma non all'intero mondo. Non sarà quindi nemmeno il vice di Gubbini ma solo il suo allenatore.
Lo stesso Melosso aggiunge che per il momento non darà seguito al progetto ventilato con Sant'Emidio di creare una scuola di cavalieri ascolani. Ha accettato la proposta di Tufilla solo perchè richiesto espressamente da Massimo Gubbini con il quale ha già collaborazione nel Rione Spada a Foligno.
Per la nuova avventura vuole mettere a disposizione tutta la sua esperienza e sarebbe ben felice di poter vincere un palio anche nn salendo in sella.
A Franco Melosso vanno i nostri auguri per questa nuova avventura!
Omino Maledetto

CLAMOROSO: 3 ascolane in A1


Notizia Clamorosa: c'è stato un riconteggio della Fisb per quanto riguarda la prestazione del sestiere di Porta Romana agli ultimi campionati nazionali della bandiera a Ferrara. Dopo tale riconteggio la Fisb ha stabilito che Porta Romana nella classifica in combinata risulta al 13° posto, non meritevole quindi della retrocessione in serie A2.

Questo è il link del sito del sestiere Rosso-Blu.



E' Molto bello dare queste notizie, perchè se ci sono tre sestieri anziche due a lottare per il titolo nazionale non può fare che piacere. Credo che il desiderio di noi quintanari sia che il titolo torni in Ascoli.


Duca di Plexiglass

mercoledì 28 novembre 2007

Rinnovo del MIO Campo Squarcia

Si è tanto discusso del rinnovo del nostro amato campo Squarcia. Inizio un discorso magari utopistico, un discorso che magari ricorda gli schizzi di Antonio Sant'Elia.
Vi parlo del mio Squarcia ideale. Provo a descrivervelo.
Allora, secondo me se si parla di intervenire sullo Squarcia il progettista non deve mirare a creare un opera di architettura che gode di vita propria, ma deve confrontarsi su ciò che lo squarcia evoca, su ciò che trasmette. Esso infatti è un pezzo di storia ascolana, recente per carità, però rappresenta la storia di tutti i quintanari che hanno dato vita alla Giostra. In secondo luogo ospitando la manifestazione, evoca l'epoca millequattrocentesca riportando indietro nel tempo la città.
Quindi si dovrebbe intervenire creando un progetto che valorizzi la Quintana e non su un progetto che la oscuri. In poche parole, va fatto sicuramente un intervento consono all'epoca in cui viviamo, perchè ogni epoca ha la sua architettura. Però questo progetto deve avere dei rimandi al millequattrocento e a quello che è l'architettura degli anni di edificazione dello Squarcia.
In primis, sarebbe ottima cosa lasciare un cannocchiale visivo verso il forte Malatesta, che potrebbe rappresentare un ottima scenografia per la rievocazione. Come? secondo me facendo una gradinata fissa interrata di circa un metro e mezzo che arrivi ad una quota non altissima, gradinata che termina all'ultimo gradino con un piano che funge quasi da un grande terrazzo per incrementare il numero di persone da collocare nell'ex prato.
Il Cassero: la scenografia è il problema principale. Da un lato è abbastanza ridicolo ricreare un castello vero in pietra (però è in tema), dall' altro qualsiasi operazione contemporanea può risultare fuori luogo. Secondo me la scenografia deve essere una sintesi tra queste due opzioni. Magari una struttura in acciaio, anche reticolare, che sorregge una scenografia millequattrocentesca. Che potrebbe essere un dipinto, oppure semplicemente un nuovo cassero di legno e materiali da costruzione.
Dal lato della gradinata nord ci vedo bene una gradinata che termina con tre ordini di palchetti, in modo da coprire l'edilizia anni 50 che si trova dietro. Inoltre per guadagnare posti a sedere e per dare quel tocco di struttura tardo-medievale come nel film "Destino di un Cavaliere". Il materiale può essere il più svariato, l'importante è che sia a tema con l'ex prato.
La tribuna, è un nodo difficile da sciogliere. Buttarla giù o non buttarla giu? E' vero che è una testimonianza di architettura industriale, però è anche vero che è orrenda e ridicola. Se buttata giù va ricostruita con le stesse dimensioni ma con materiali lignei, con linee anche organiche ma non eccessive. Linee raffinate ma semplici. Se si decide di tenerla la si deve allestire totalmente per l'evento.
La pista naturalmente in terra vulcanica contornata da prato.
Sul retro box cavalli fisso e area passeggio di dimensioni adeguate.
Il mio parere naturalmente, non sono ne Meier ne Eisenman ne Renzo Piano.


Arch. Duca di Plexiglass

martedì 27 novembre 2007

DEGUSTANDO...una bella iniziativa


Rieccoci a voi, la nostra redazione è sempre in fermento a caccia di notizie. Grazie ad una ricerca, siamo lieti di presentarvi questa bella iniziativa del Sestiere di Porta Solestà che ha organizzato per sabato 1° dicembre una degustazione di vini ed olio: tipici sapori d'autunno .
Questo genere di iniziative, cosi come il restyling della taverna del sestiere Piazzarola, sono sintomo che la vita di sestiere è anche attiva al difuori del periodo quintanaro. Ritengo che sia anche utile con queste notizie spronare gli altri sestieri a organizzare, anche in modo semplice, delle iniziative per ravvivare le loro taverne o luoghi di ritrovo. Buona degustazione a tutti!!!
Omino Maledetto

domenica 25 novembre 2007

Piazzarola: dopo il nuovo acquisto, il nuovo sito...


Forse gira un aria nuova a Sant' Angelo Magno. Il dopo Camela sembra aver portato un aria nuova al sestiere Bianco-Rosso. L'avvicinamento di alcuni elementi del gruppo alla FISB, la taverna che riapre e si rinnova con un microonde e una sala poker, un gruppo gare giovane e più unito, l'acquisto di Golden Open un Veneri nuovo di zecca e voglioso di rivincita e addirittura un restyling del sito del sestiere in programma. Merito di Messidori (il nuovo caposestiere), o merito di alcuni giovani veramente tosti che tengono al sestiere e al suo sviluppo? Oppure di un buon lavoro di coordinamento tra caposestiere e sestieranti? Non lo sappiamo...però siamo ben lieti di vedere lavorare sodo le persone all'interno del sestiere bianco-rosso, una bella reazione al buio che la Piazzarola ha vissuto in passato. Senza fare riferimenti a persone o fatti. La nuova Piazzarola si avvicina ad essere un sestiere completo in ogni suo aspetto: ha un ottimo binomio, una bella taverna, un gruppo gare in crescita, un caposestiere giovane e con voglia di fare, un nuovo nocciolo duro trainante fatto da giovani, e tutto ciò che è di contorno per una bella vita di sestiere. Nulla da invidiare a nessuno.

DUCA DI PLEXIGLASS

lunedì 19 novembre 2007

Famiglia quintana..omaggio a Foligno


Carissimi Lettori,
ci è sembrato doveroso omaggiare i cugini folignati pubblicando il loro numero di Famiglia Quintana. Ringaziamo anticipatamente per l'offerta di arrosticini augurandoci di poter far presto un gemellagio di spirito quintanaro! Anche i nostri equini per solidarietà aderiranno allo sciopero! Continuiamo cosi...
Omino Maledetto

venerdì 16 novembre 2007

Non solo giochi a Gualdo


Mille personaggi in costume d'epoca sfilano per le vie della città riproponendo mestieri, corporazione, storie e leggende della Gualdo del XV secolo.


I Giochi non sono solo i tre giorni di festa del palio.


Intorno alle Porte c'è un mondo di persone che vivono i giochi tutto l'anno con tante belle manifestazioni, eventi, cerimonie ufficiali, spontanee, pubbliche o private, quelle ufficiali a cui partecipano tutti i portaioli sono:

- CENA DEI 100 GIORNI (cento giorni dai giochi)

- SOMARO DAY (prima domenica di agosto)

- TROFEO ANDREA CARDINALI (17 Agosto)

- PROVE DEI SOMARI IN PIAZZA (tutto il mese di settembre , il martedì mattina dalle 6.00 alle 7.30 ; il sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 16.00)

-PRESENTAZIONE DEL PALIO (primo sabato di settembre)

- CONVIVIO EPULONIS (secondo sabato di settembre)

- CONVEGNO USI E COSTUMI (terzo sabato di settembre)

- PRANZO DEL PORTAIOLO (Domenica prima dei giochi. A seguire l'ultima prova ufficiale dei somari prima dei Giochi).




Sir Robert D'Altavilla


mercoledì 14 novembre 2007

I "Giochi de le Porte" di Gualdo

Tre giorni di festa, dalla lettura del bando all'apertura delle taverne all'esibizione degli sbandieratori del venerdì, al meraviglioso corteo storico del sabato, alle gare e alla festa della domenica.
Il corteo storico è composto da mille personaggi in costume d'epoca che sfilano per le vie della città riproponendo mestieri, corporazione, storie e leggende della Gualdo del XV secolo.
I gruppi in gara sono 4:
-Porta San Benedetto
-Porta San Donato
-Porta San Facondino
-Porta San Martino

Le gare

Vere e proprie riproposizioni delle antiche gare, si alternano in quattro fasi:

Nella prima i somari con tanto di auriga e frenatore, percorrono a cronometro l'anello del centro storico.
Il secondo gioco consiste nel centrare con la fionda un piatto in ceramica raffigurante il cuore della strega.
Il terzo, il tiro con l'arco, ha come bersaglio un tabellone a cerchi concentrici.
La quarta gara che è la più bella e avvincente, a volte decisiva, prevede la cavalcata contemporanea dei quattro somari a pelo.


Albo d'Oro:

San Donato : 10
San Facondino : 8
San Martino : 6
San Benedetto : 5
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Conte di Rochefort

sabato 10 novembre 2007

Notizia ECCEZIONALE. VENERI compra GOLDEN OPEN!


Anticipo leggermente il mio turno del post, perchè la notizia è davvero sensazionale. Colpo di mercato per Luca Veneri, che ha acquistato Golden Open, cavallo detentore del record di pista ad Ascoli. E Paci? Lorenzo Paci non è più il cavaliere di Porta Tufilla. I rossoneri hanno deciso di puntare per le prossime giostre su un giovane ascolano, la cui identità è ignota.Il divorzio è avvenuto poco tempo fa in maniera consensuale da ambo le parti, e il folignate aveva proposto ai rossoneri di acquistare la metà di Golden Open, in modo tale da far continuare a correre il campione per il sestiere con sede a Campo Parignano.
Gli alti vertici di Porta Tufilla hanno rifiutato e Golden Open è tornato sul mercato. Dopo vari passaggi tra un agenzia e l'altra Golden Open ha preso la strada di Arezzo, per essere allenato da Veneri, il quale correra con Golden Open sicuramente almeno in una delle due giostre del 2008.
Il sestiere Piazzarola possiede ora un binomio veramente titanico, in grado di creare un aspra battaglia col binomio Capriotti-Runa. Le prossime quintane saranno combattutissime, molto più delle ultime che abbiamo visto, con questi due colossi al confronto. Non dimentichiamoci che a questi due binomi può sempre dar fastidio il binomio Innocenzi-Labadyanne. Andiamo sempre più verso una quintana di campioni e di binomi altamente fuori dalla media. Le prossime giostre saranno molto belle per i turisti e a rischio infarto per i sestieranti. Perchè ora può succedere davvero di tutto.
Analizziamo i tre binomi:
Veneri-Golden Open (Piazzarola): Veneri è freddo e regolare, non perde la testa e tiene la gara con rara intelligenza. Soffrire abbastanza il cambio di cavallo è il suo punto debole, e deve dimostrare di essere regolare e preciso anche girando a poco più di 53' su Golden Open, cosa molto difficile. Chiedetelo a Paci.
Golden Open a mio avviso è il cavallo perfetto, gira sempre almeno una tornata a 53' e pochi decimi, se non due. Se non gira a 53' gira a 54 e qualcosa. Raramente supera i 55'. E' elegante, in curva è stabilissimo, non la sente. Non accellera sotto il moro e gira regolare.
Capriotti-Runa (Porta Romana): Capriotti ad ora è il cavaliere messo meglio, sia per risultati recenti, sia per quelli passati. E' glaciale, sotto pressione rende il doppio, al bersaglio è preciso e raramente perde la testa. Non soffre il cambio di cavallo, nel caso in cui decidesse di non far correre Runa.
Runa e Atlanda non sono sui livelli di Golden Open, nessuna delle due ha mai girato sotto i 54', i loro tempi sono molto regolari ma non hanno picchi. Possono rappresentare un limite.Restano comunque due cavalle eccezionali che hanno vinto le Quintane. Golden Open ancora no.
Innocenzi-Labadyanne (Porta Solestà): Innocenzi in Ascoli ha dimostrato di non essere glaciale di carattere, ma se è in giornata conduce sicuramente una giostra regolare da vittoria, senza sbavature, è ottimo sotto il moro. Non so se soffre un eventuale cambio di cavallo, dato che le giostre migliori le ha fatte con Labadyanne e deve ancora cambiarla.
Labadyanne è regolare, buona cavalla, sicuramente elegante.A mio avviso leggermente meglio di Atlanda però un gradino sotto a Runa. Non ha nemmeno i picchi di Golden Open.
Le Analisi, sono miei pareri. Potete naturalmente commentare per dire la vostra.
DUCA DI PLEXIGLASS

venerdì 9 novembre 2007

Faenza: la "Nott dè Bisò"...



La Nott dè Bisò è una festa popolare che continua in tempi diversi l'emozione e la gioia del Palio. A Faenza Annibale non è solo un personaggio che si studia nei libri di scuola, ma un gigantesco guerriero saraceno che i cavalieri debbono colpire con la lancia nel campo di gara.

La disfida tra i cinque Rioni, nata nel 1959, si articola dal 1995 in due Palii distinti; la seconda e quarta domenica di giugno. Per il "povero" Annibale le disgrazie non finiscono qui.

La vigilia dell'Epifania infatti arriva in Piazza del Popolo su un carro trainato da buoi vestendo i colori del Rione vincitore del Palio, per essere bruciato. In questo rogo, nell'immaginario popolare, vengono bruciate anche tutte le sfortune dell'anno appena trascorso.

E' proprio in questo momento che i gotti ricolmi di bisò (vino bollente e speziato) verranno riempiti e vuotati ripetutamente. I cinque Rioni presenti nella Piazza con altrettanti stands gastronomici propongono oltre al bisò, servito nei gotti, anche la degustazione di varie specialità alimentari, che ognuno interpreta a modo suo per la gioia delle migliaia di faentini e turisti.

La tradizione rionale vede inoltre come buon auspicio per la vittoria del Palio dell'anno seguente, la direzione in cui cadrà la testa di Annibale una volta arso completamente. E così quella lontana idea del 1964 si avvia, tra fantasia e realtà, a diventare leggenda.
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Sir Robert D'Altavilla

mercoledì 7 novembre 2007

Il Palio del Niballo

Il Palio del Niballo oggi si corre su una distanza di circa 200 metri, percorsi al gran galoppo; il torneo inizia con la sfida del Cavaliere rappresentante il Rione ultimo classificato nel Palio precedente ai quattro cavalieri dei Rioni avversari. Identica sfida viene poi lanciata da tutti gli altri contendenti per un totale di 20 incontri. Sono usate lance della lunghezza di metri 2,75 e del peso di chilogrammi 3,250.

I Cavalieri in costume rinascimentale, scendono in campo chiamati dal magistrato, due alla volta, e si sistemano entro gli appositi stalli di partenza ai lati opposti di un tracciato a ferro di cavallo. L’incontro, a sprone battuto, avviene a metà strada ove è posto il "Niballo", con due bersagli dal diametro di 8 centimetri. Il primo che, con la lancia, colpirà il bersaglio, senza aver commesso irregolarità durante l’avvicinamento, vince lo scontro e provoca l’alzata del braccio colpito e l’esclusione del braccio opposto mettendo così fuori gara l’altro cavaliere. Ogni "centro" da diritto ad uno scudo coi colori del rione battuto, che viene issato sulla tribuna del proprio rione.
Al termine delle venti tornate di sfida, il Rione che avrà conquistato il maggior numero di scudi vincerà il Palio, ciò il vessillo in stoffa, unico premio di tutta la sfida per il Rione vincente. Al Rione giunto secondo viene assegnato come premio una porchetta; al terzo il gallo e l’aglio.
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Conte di Rochefort

lunedì 5 novembre 2007

Il Palio di Siena



In questo lungo periodo vi abbiamo informato sulle varie Giostre e revocazioni storiche in giro per l'Italia, ma mi sono accorto che ne mancava una che è conosciuta nn solo in Italia ma in tutto il Mondo: il Palio di Siena!

Riporto la definizione data dal sito per spiegarvi cos'è:"Il Palio non è una manifestazione riesumata ed organizzata a scopo turistico: è la vita del popolo senese nel tempo e nei diversi suoi aspetti e sentimenti. Esso ha origini remote con alcuni regolamenti ancor oggi validi dal 1644, anno in cui venne corso il primo palio con i cavalli, così come ancora avviene, in continuità mai interrotta."

Il territorio senese è diviso in 17 contrade ed ogni Contrada è come un piccolo stato, retto da un Seggio con a capo il Priore e guidato nella "giostra" da un Capitano, coadiuvato da due o tre contradaioli detti "mangini".Possiede, entro il suo territorio, una Chiesa con annessa la sede ove viene custodito tutto il suo patrimonio: cimeli, drappelloni delle vittorie, bandiere, archivio e tutto quanto altro concerne la vita della Contrada . Vengono svolte due "Carriere" una il 2 Luglio e l'altra il 16 Agosto.I preparativi investono tutta la cittadinanza senese nei 4 giorni precedenti le "Carriere".

Ecco le 17 contrade :Aquila, Bruco, Chiocciola,Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca,Torre e Valdimontone. Sia a Luglio che ad Agosto, partecipano 10 contrade: 7 di esse partecipano obbligaroriamente al Palio e sono diverse tra Luglio e Agosto. Le altre tre vengono estratte a sorte tra le restanti.

MECCANISMO DEL PALIO

Il complesso meccanismo della festa raggiunge il suo compimento con lo uno scoppio di mortaretto che annuncia l'uscita dei cavalli dall'Entrone. Ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue con il quale potrà incitare il cavallo o ostacolare gli avversari durante la corsa. Quindi si procede all'avvicinamento verso la "mossa", ossia il punto dove sono stati tesi due canapi tra i quali saranno chiamati ad allinearsi cavalli e fantini. L'ordine di entrata è stabilito dalla sorte, infatti le Contrade vengono chiamate secondo l'ordine di estrazione. La decima e ultima, entrerà invece di "rincorsa" quando lo riterrà più opportuno, decidendo così il momento della partenza. Se la partenza non sarà valida, uno scoppio del mortaretto fermerà i cavalli. Quest'ultimi dovranno compiere tre giri di pista per circa 1000 metri e solo al primo arrivato sarà riservata la gloria della vittoria. Chi vince è comunque il cavallo, infatti può arrivare anche "scosso" ossia senza fantino.

Come però poter dare una impressione istantanea sul Palio? Anche per questo mi affido ad un'articolo apparso sul sito. Preferisco riportare quindi le parole scritte dalla Sig.ra Grazia Marchionni.

"Parlare del Palio equivale a sollevare un vespaio.Tanti scriviono sul palio ma pochi credo che si siano impegnati a capirlo.Per alcuni è una autorizzazione alla violenza sugli animali, altri una vera e propria gara sportiva, per altri la solita manifestazione acchiappaturisti".Niente di tutto questo.Chiunque si sia avvicinato alla nostra festa in modo non superficiale non può fare a meno di lasciare a Siena un pezzetto di cuore.In effetti il modo migliore per vedere il Palio, l’unico modo, sarebbe viverlo dall’interno, programmando un soggiorno di almeno quattro giorni e partecipando alla vita delle Contrade, magari con un contradaiolo a fare da cicerone.Qualunque turista dirà che il Palio è rumore, folla e frenesia mentre per i senesi il Palio è soprattutto silenzio e attesa.Non nego che il Palio sia importante per l’economia della città, ma i senesi non lo fanno per questo, lo fanno per loro stessi, perché è la loro vita, e se lo pagano.È l’unica “gara” nella quale chi vince paga tutti gli altri ed è ormai una delle poche manifestazioni, se non l’unica, dove non sono consentite sponsorizzazioni.I turisti sono di solito graditi, a volte subiti.Ogni senese è geloso e orgoglioso dei propri tesori e ci tiene che i “forestieri” abbiano le informazioni esatte.Consigli per l'uso:

  1. se pensate di venire a Siena solo per un giorno, il giorno della corsa cambiate programma, andate al mare e alle 19 guardatevi il Palio in televisione: si vede meglio e vi stressate di meno!
  2. Le Contrade sono 17 ma in ogni Palio ne corrono solo 10 e la prima cosa da fare è scegliersene una. A Siena bisogna schierarsi da una parte o dall’altra, apertamente: i pochi neutrali vengono detti “diciassettini” in tono lievemente dispregiativo."

Vogliate scusarmi se sono stato prolisso! Soprattutto nn me ne vogliano i Senesi!

Omino Maledetto

domenica 4 novembre 2007

Sbandieratori ad Ascoli: Passione o Saputezze?

Perchè questo titolo? Perchè l'altro giorno ero a fare l'aperitivo da Oscar e un mio amico solleva questa questione. Praticamente il mio amico, a cui non piace particolarmente la Quintana, accusa gli sbandieratori ascolani di essere delle fighette, dei saputi che possiedono atteggiamenti di divismo. Io gli rispondo inizialmente che non è vero. Ma poi mi tocca ritrattare la mia affermazione, perchè effettivamente una parte delle persone che fa parte dei cosidetti "gruppi gare",cioè quelli che sbandierano o suonano chiarina e tamburo in vista dei campionati, si atteggia e presenta questi atteggiamenti.
Mi direte, ma che dici? Io vi dico una cosa di cui sono pienamente convinto. Cioè: una percentuale (in ogni sestiere) dei componenti del gruppo gare, lo fa solo per farsi vedere. Alcuni di voi allora mi diranno: come fai saperlo? E io vi rispondo che ho visto tamburini e sbandieratori, che sotto periodo quintanaro parlano e salutano solo le persone che fanno parte del gruppo gare ignorando gli altri sestieranti. Ho sentito persone affermare che chi fa il gruppo gare conta di più e quindi ha diritto a sfilare a tutti e due i cortei. Ho sentito persone che dicevano che chi non fa il gruppo gare deve dare la precedenza a chi lo fa, sempre parlando del corteo, e quindi non deve sfilare, perchè loro hanno la precedenza. Ho visto persone che magari tutto l'anno sono amici, e la sera della cena propiziatoria, siccome si ha il tavolo riservato con scritto tamburini o sbandieratori non ti rivolgono parola. Non parliamo poi dei chili di gel che portano gli sbandieratori, durante le gare o il corteo. Tipo i calciatori di serie A. Per fortuna c'è ancora chi sbandiera per passione, e chi suona per il sestiere. E non per la propria immagine. C'è ancora chi il giorno del corteo si fa da parte se serve, perchè la Quintana è di tutti. C'è ancora chi sbandiera e suona per il sestiere, e l'importante per queste persone è il destino del sestiere. Non le foto il giorno del corteo, non i complimenti, gli applausi e le moine. L'IMPORTANTE E' IL SESTIERE. MASSIMO RISPETTO PER QUESTE PERSONE. Ho citato anche i musici perchè all'interno dei vari gruppi ci sono pure loro. Per chi ha passione: CONTINUATE COSI' Per chi è saputo: NON FARE PIU' LA QUINTANA.

DUCA DI PLEXIGLASS

venerdì 2 novembre 2007

Palio degli sbandieratori di Asti e il "Mercatino del Palio"...



Asti. Il momento clou per verificare la reale perizia dei gruppi rionali è rappresentato dal “Palio degli Sbandieratori”, manifestazione che ha luogo il giovedì antecedente il Palio e che funge da vetrina per le promesse astigiane. Sotto il vigile e severo occhio di esperti nell’arte della bandiera e con la supervisione del Capitano del Palio, i giovani atleti si cimentano in esercizi e figure particolarmente spettacolari, per aggiudicarsi il “paliotto”, ambito drappo riproducente le insegne della città. Il Palio degli Sbandieratori laurea ogni anno il miglior gruppo rionale di sbandieratori.


La manifestazione, che ha luogo in notturna, è seguita da numerosi giovani sostenitori che con striscioni, tamburi e bandiere incitano il proprio gruppo. Intorno alla mezzanotte il verdetto: per un anno intero il Rione vincitore avrà gli onori della cronaca e si aggiudicherà, a buon diritto, la partecipazione alle manifestazioni italiane di maggior prestigio. Il vincitore dell’edizione del 2007 è stato il gruppo del Rione San Lazzaro.

Albo d'oro Palio degli Sbandieratori:

1977 - Santa Maria Nuova
1978 - Santa Caterina
1979 - Torretta
1980 - San Pietro
1981 - Santa Caterina
1982 - Viatosto
1983 - Torretta
1984 - Viatosto
1985 - Cattedrale
1986 - Santa Caterina
1987 - Torretta
1988 - San Lazzaro
1989 - Santa Caterina
1990 - Torretta
1991 - Torretta
1992 - San Martino San Rocco
1993 - Torretta
1994 - Torretta
1995 - Torretta
1996 - San Secondo
1997 - Castell'Alfero
1998 - Torretta (premio musici: San Lazzaro)
1999 - Torretta (p.m.: San Lazzaro)
2000 - Santa Caterina (p.m.: Santa Caterina)
2001 - Santa Caterina (p.m.: Santa Caterina)
2002 - Santa Caterina (p.m.: Santa Caterina)
2003 - San Lazzaro (p.m.: Santa Caterina)
2004 - Santa Caterina (p.m.: San Lazzaro)
2005 - San Lazzaro (p.m.: San Lazzaro)
2006 - Santa Caterina (p.m.: Santa Caterina)
2007 - San Lazzaro


Il Mercatino del Palio:

Il venerdì e il sabato che precedono la corsa, la centralissima Piazza San Secondo ospita il variopinto Mercatino del Palio. Ogni Rione, Borgo e Comune partecipante al Palio vi allestisce infatti la propria bancarella che, oltre alle tradizionali bandierine e fazzoletti, offre curiosi ed originali souvenirs, rigorosamente confezionati con i propri colori. Una ghiotta occasione, per grandi e piccini, di accaparrarsi i prodotti dell'artigianato rionale, realizzati con cura e passione durante l'anno nei vari Comitati.

Un appuntamento divenuto ormai tradizione, di grande richiamo sia per gli astigiani sia per i numerosi turisti che affollano la città in occasione del Palio.
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Sir Robert D'Altavilla

mercoledì 31 ottobre 2007

Il Palio di Asti

Il Palio di Asti è una festa tradizionale italiana che ha radici medievali e culmina con una corsa di cavalli montati a pelo (cioè senza sella). Dal 1967, la corsa si tiene ogni terza domenica di settembre, e dal 1988 si svolge nella centrale piazza Alfieri di Asti.

Il corteo

Nel primo pomeriggio ha inizio il corteo storico che, partendo dalla cattedrale di Santa Maria Assunta, si snoda poi per le vie del centro storico e si conclude in Piazza Alfieri, dove attualmente si tiene la corsa. Il corteo si apre con il gruppo a cavallo del Capitano del Palio e dei magistrati. Al Capitano spetta la supervisione della manifestazione, con il potere di infliggere squalifiche in caso di comportamenti irregolari da parte dei fantini durante lo svolgimento della corsa.
Immediatamente dopo il gruppo di testa, sfilano i vincitori dell'ultima edizione del Palio, seguiti dagli altri partecipanti. Al termine del corteo è posto il Carroccio, antico simbolo dei Liberi Comuni, che reca con sé il Sendallo raffigurante San Secondo a cavallo e le insegne del Comune di Asti. La committenza ogni anno è affidata ad un Maestro della pittura contemporanea di fama internazionale.
In passato, i fantini (chiamati all'epoca "paggi") partivano ciascuno dal proprio albergo o contrada della città, dalla Confraternita, Collegio od associazione per cui correvano. Di solito, erano accompagnati da altri uomini a cavallo (anch'essi con i medesimi colori) e dalla folla degli aderenti e simpatizzanti, al suono di trombe, tamburi e corni da caccia. Il punto di incontro era il cosiddetto "Pilone", un tempo deputato alla partenza della corsa "alla lunga".
Nel 1930, i borghi, rioni e comuni partecipanti adottarono l'uso di costumi del XVI secolo, in segno di omaggio e di gratitudine verso Emanuele Filiberto di Savoia che, come detto, provvide alla conferma e alla codificazione delle regole del Palio.
Dal secondo dopoguerra in poi, il corteo storico del Palio mette in scena ogni anno più di 1200 figuranti, attraverso la rappresentazione di episodi importanti della storia medievale della Città (XII-XV secolo), all'epoca in cui Asti splendeva per ricchezza e vitalità.
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Il Palio di Maggio

L'anno paliesco si apre la prima settimana di maggio in occasione dei festeggiamenti patronali di San Secondo.I due sendalli commissionati dal comune di Asti ogni anno, il sabato antecedente il primo martedì di maggio vengono "stimati" da tre notabili rappresentanti dell'antica corporazione dei drappieri, che ne saggiano la buona manifattura e le misure. Al termine i due labari vengono presentati alla popolazione con l'esposizione sul balcone del comune.Nella stessa giornata avviene il "giuramento dei rettori" che di fronte al sindaco, al capitano del Palio ed ai magistrati, fanno solenne promessa di lealtà verso i riti della festa.
Il primo martedì di maggio, festa di San Secondo, con una solenne sfilata di tutti i partecipanti al Palio, avviene l'offerta dei due sendalli alla Collegiata presso la cappella di San Secondo.

Il Palio di Settembre

Il Palio di Asti, come altri palii italiani, vede nella corsa il culmine dei propri festeggiamenti.Nei due giorni precedenti alla corsa si tengono le prove ufficiali. In molte edizioni si è corso il "Palio degli scudieri", un torneo minore destinato a favorire il ricambio generazionale dei fantini. La sera della vigilia della corsa, nelle sedi dei rioni, borghi e comuni partecipanti, si tengono le "cene propiziatrici".
Il giorno della corsa, al mattino, si svolgono le benedizioni dei cavalli e dei fantini che correranno per difendere i colori delle proprie parrocchie, con la rinomata formula di:
« Va' e torna vincitore! »
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La corsa
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Prima della corsa vera e propria, il capitano del Palio si rivolge al sindaco chiedendo licenza di correre.
Il sindaco, secondo la tradizione, dà licenza di correre sotto la protezione di San Secondo, allorché il capitano, seguito dai magistrati e dai cavalieri del palio, percorre tutta la pista annunciando
« Si corre il palio! Si corre il palio! Si corre il palio! »
Si arriva così alla corsa, strutturata in tre batterie da sette partecipanti ciascuna. I primi tre classificati di ogni batteria accedono così alla corsa finale, che decide l'assegnazione del Palio.
I partecipanti sorteggiati di ogni batteria si allineano dietro il canapo (una grossa fune che delimita la linea di partenza). L'inizio della corsa viene sancito dal Mossiere, che decide a sua discrezione il miglior allineamento dei cavalli.
Una volta partiti, i cavalli devono percorrere tre giri di piazza. Il Palio viene vinto dal cavallo, con o senza fantino (scosso), che arriva per primo al "bandierino" del traguardo.
Attualmente, sono 21 i partecipanti ammessi ripartiti fra Rioni, Borghi cittadini e Comuni della provincia di Asti.

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I premi

In epoca medievale, la corsa del Palio non prevedeva che due premi: il Palio, drappo di velluto o stoffa preziosa per il primo arrivato, ed un gallo vivo per il secondo, come ben documentato dai libri dei conti della tesoreria ducale. Se il primo premio ha un elevatissimo valore venale, il secondo ne è praticamente privo, e ha una funzione soprattutto simbolica e morale.
Nel corso del XVI secolo, i Premi subirono una radicale trasformazione, aumentando di numero e cristallizzandosi definitivamente nella loro attuale graduatoria almeno dai primissimi anni del XVII secolo.
-Il primo premio è il Palio o Sendallo, che per tradizione deve essere lungo 16 rasi astigiani.
-Il secondo premio, dal 1929, è una «Borsa con monete d'oro». Nel Palio antico però la Borsa era tutt'altra cosa. Si trattava infatti di uno scampolo dello stesso velluto impiegato nella confezione del Palio, arricchito da frange e galloni. Le sue dimensioni erano piuttosto variabili, ma non erano mai superiori ai 70 cm. La Borsa si presentava, in sostanza, come un quadrato di velluto di modeste dimensioni, ma dalla ricca decorazione e, mediante un pezzo di passamaneria, veniva appeso allo stendardo del Palio per tutto lo svolgersi della manifestazione. Simbolicamente, rappresentava un beffardo «assaggio» del primo premio che il secondo arrivato non aveva saputo conseguire. A partire dal XVI secolo, la Borsa divenne il secondo premio e, alla ripresa del Palio negli anni trenta, l'interpretazione del premio mutò, trasformando la Borsa in «Borsa di monete d'oro».
-Il terzo premio è un paio di «speroni», fanno la loro comparsa solo agli inizi del XVII secolo come premio per il terzo classificato. Erano di ferro, argentati o più spesso dorati. Gli speroni furono introdotti come terzo premio, come un invito ad utilizzarli in futuro per conseguire risultati migliori. Non va dimenticato che fino ai primi decenni del XIX secolo l'uso degli speroni era ammesso durante la Corsa del Palio, purché di forma e lunghezza compatibili con quanto prescritto dai Regolamenti della Corsa.
-Il quarto premio è un «gallo vivo»; nei verbali del Quattrocento della corsa si cita il gallo come premio al secondo cavallo più veloce. Agli inizi del Seicento, il premio slittò al quarto posto, ed è rimasto tale anche nell'edizione moderna.Il Gallo, dalle origini ad oggi, è sempre stato assegnato vivo, contenuto e trasportato in una cesta. Era ed è un premio dalle forti valenze simboliche: rappresenta infatti la libertà comunale, la vittoria del bene sul male, l'ardimento e la riscossa dell'anima sul peccato.
-Il quinto premio è una «coccarda» con i colori della città: bianco e rosso. Si tratta di una tradizione ormai istituzionalizzata, ma molto recente, affermatasi con l'esigenza di aumentare il numero dei premi a seguito dell'ampliarsi del numero dei cavalli schierati al canapo per disputare la Corsa finale.
-All'ultimo arrivato spetta «l'inchioda» o acciuga salata. È uno dei premi più caratteristici e sentiti del Palio di Asti. Deriva dal dialetto astigiano trecentesco anzoa, ed in seguito anchoa. Destinata all'ultimo classificato, è data in premio in segno di scherno e di disonore per lo sconfitto. L'inchioda si accompagnava, e si accompagna come premio all'insalata. Alcune volte comparivano anche le sigolle (cipolle), che, in alcune edizioni del passato, rappresentarono un altro amarissimo premio per il penultimo classificato, ma che di solito erano messe lì ad evocare in modo inequivocabile le lacrime dello sconfitto.

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Rioni e Borghi della città

Suddivisione territoriale della città di Asti. Da Ovest verso Est :

Rione Santa Caterina · Borgo Torretta · Borgo Viatosto · Rione Cattedrale · Rione San Martino-San Rocco · Borgo Don Bosco · Rione San Silvestro · Rione San Secondo · Rione San Paolo · Borgo Tanaro Trincere Torrazzo · Borgo Santa Maria Nuova · Borgo San Pietro · Borgo San Lazzaro
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Conte di Rochefort

martedì 30 ottobre 2007

La Quintana Cybea


La Giostra della Quintana Cybea risale alla metà del XVI sec. e la prima volta si svolse il 10 giugno del 1557 nella città di Massa, provincia di Massa Carrara. Nell'epoca moderna si svolge il 1° sabato di Agosto.
Ma che cos'è questa rievocazione?“La Quintana Cybea”: cinque cavalieri giostranti in rappresentanza dei 5 Borghi che compongono la città si sfidano in gare di abilità e destrezza per la conquista del Palio.
A rendere indimenticabile la Quintana Cybea è il Corteo Storico in costume, con abiti della metà del XVI sec. con stoffe in velluto, damasco e broccato; un lento ed elegante “serpentone” composto da damigelle e cavalieri dalle corazze fiammanti.Al rullare dei tamburi e al suono delle chiarine, la sfilata si dipana per la città vecchia fino a raggiungere il “Campo dei Giochi”, dove avverrà la tenzone.
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BORGHI PARTECIPANTI

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Montagna: scudo partito di rosso amaranto e bianco con rappresentate le alpi Apuane. Territorialmente comprende tutti i paesi a monte della città di Massa.
Arancio: scudo partito di rosso amaranto, arancio e verde con ramoscello e frutti d'arancio. Territorialmente comprende le zone a destra del fiume Frigido e confina a nord con il comune di Carrara.
Centro Storico: scudo di color amaranto con statua del Mercurio. Colori: Rosso amaranto,grigio e giallo oro. Comprende Centro Città vecchia e nuova.
Mimosa:scudo partito di rosso amaranto e giallo chiaro con ramoscello di mimosa. E' il borgo della Piana massese dedito,un tempo, all'agricoltura e alla pastorizia.
Mare:scudo partito di rosso amaranto, celeste e oro. Ha come simbolo un'ancora.

REGOLAMENTO

Possono partecipare alla “tenzone” cavalieri provenienti da tutta Italia scelti dai Borghi o per diretta richiesta da parte dei cavalieri stessi, indirizzata al Borgo.
I cavalieri, il cui ordine di partenza viene sorteggiato, devono correre tre “carriere”, la disputa consiste nel tentare di infilare, nel minor tempo possibile con la propria lancia lignea, in resta, il maggior numero di anelli all’interno dell’idonea pista circolare di metri 20x48; il corridoio di corsa è largo quattro metri.
Lungo la pista sono istallati su apposite aste anelli in metallo con diametro di misura decrescente (grande 12cm., medio 9cm., piccolo 7cm.) sui quali, per facilitarne la localizzazione, sono applicati dei cordini colorati.La classifica finale della giostra sarà data dal computo del tempo reale impiegato dai cavalieri e dal numero di anelli “infilzati” o “mancati” sulla base del rapporto dimensione-tempo: 1 anello grande mancato 12 ’’, 1 anello medio mancato 09 ’’, 1 anello piccolo mancato 06 ’’.
Vince il cavaliere che al termine delle tre “carriere”, sommando il tempo reale impiegato al tempo scaturito dalla mancata presa degli anelli, avrà realizzato il tempo reale più basso. In caso di parità i cavalieri disputeranno un prova suppletiva.
Il cavaliere si presenta con una lancia lignea della lunghezza di m.2,45, del peso minimo di Kg.1,4 e di diametro non inferiore ai 23 mm.
L'ultimo vincitore della "tenzone" è stato il il Borgo del'arancio con in sella Giacomo Poli. Per quanto riguarda la classifica dei Palii, guida il Borgo Centro Storico con 7 vittorie, Borgo Mimosa e Borgo Montagna a quota 3 vittorie; chiudono la graduatoria il Borgo Mare e il Borgo Arancio con 2 vittorie.
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Omino Maledetto

Giochi:

Corse dei Cavalli - Stay the Distance

Le corse dei cavalli! Quanta adrenalina! e che divertimento! Siete pronti per scendere in pista? Allora scegliete il vostro cavallo in base alle sue caratteristiche e alle quotazioni, ricordando che un cavallo meno quotato sarà più difficile da condurre alla vittoria, ma avrà un bonus di punti molto più alto. A questo punto guidate il vostro destriero con le FRECCE direzionali, usate la SPACEBAR per saltare le siepi e il CTRL per il turbo (ne avrete 3 a disposizione). Tenete inoltre sempre d'occhio, in alto a destra, la curva verde della distanza e quella rossa dell'energia, che dovrete dosare e conservare attentamente!

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Avalon Siege

Allineate i cannoni e preparatevi ad una dura e lunga battaglia in questo gioco d'abilità e combattimento a turni. Conquistate tutti i regni nell'isola attaccando con il vostro cannone. Fate fuoco fino a distruggere tutti gli avamposti avversari per andare avanti nei livelli del gioco. Usate 6 tipi di munizioni per spazzare via tutti i regni per diventare il re assoluto! Si gioca con il MOUSE: muovetelo per scegliere l'angolo di tiro e fate fuoco con il click sinistro.

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Archerland

I vecchi turret defense si sono evoluti: in questo gioco infatti, non solo dovrete difendervi dagli attacchi nemici, ma dovrete anche pensare alla costruzione della vostra città, con tutte le infrastrutture che servono ad essa! Tenete lontani gli intrusi dal vostro castello ponendo catapulte, cannoni e arcieri lungo il percorso. Aggiungete vari edifici attorno alla vostra fortezza per produrre così risorse e rafforzare la vostra difesa. Si gioca con il MOUSE. Sulla destra avrete il bilancio delle vostre risorse, con gli elementi da posizionare sulla mappa. Cliccate su Next day per proseguire nell'avventura.

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Il Regno - Battle of Lemolad

Il Regno di Lemolad è molto conteso, ed anche voi ci avete messo gli occhi sopra. Per conquistarlo dovrete imbastire una campagna militare; dunque create il vostro esercito e date l'assalto alle terre circostanti. Usate le vostre abilità per costruire una città ed addestrare i vostri uomini con le risorse provenienti da essa, poi passate ad attaccare il nemico. Invadete i castelli nemici, aggiornate le vostre truppe con soldati, arcieri, cavalieri ed usate la magia con i vostri maghi. Ci sono 5 diversi tipi di risorse: cibo, legno, pietra, ferro e oro. La magica sfera verde è utile per attaccare i nemici. Con il MOUSE scambiate le posizioni delle risorse e fate combinazioni di tre o più elementi per assicurarvi la conquista di quelli necessari per la vittoria.

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La Briscola

Che ne dite di una partita a Briscola? Voi contro il computer, un mazzo di 40 carte suddiviso in 4 semi, e 120 punti disponibili per ogni partita: come nella realtà, il vincitore sarà chi riuscirà a totalizzarne almeno 61. Il valore delle carte è il seguente: la carta più alta è l'asso, seguita dal tre, il re, il cavallo e il fante... poi seguono il 7, 6, 5, 4, 2 (che però non danno punti). La carta di valore superiore prende quella inferiore, ad eccezione del seme della Briscola che vince su tutti gli altri. Quando si giocano due carte di seme diverso, di cui nessuna sia di briscola, vince sempre la prima carta giocata. Per giocare cliccate sulla carta da lanciare con il MOUSE, chi vince la mano tira per primo.

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Castle Crusade

Diventate i dominatori di Castle Crusade, un eccitante gioco di strategia che vi vedrà alla guida di un regno che nasce nel bel mezzo di una foresta. Conquistate i diversi castelli rossi presenti nelle vostre terre ed espandete il controllo su un'area più vasta. Disboscate l'area per ottenere legna preziosa: vi tornerà utile per acquistare aggiornamenti per le vostri castelli, al fine di fortificare le difese, e per produrre nuove truppe da inviare all'attacco. Si gioca con il MOUSE.

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Da Vinci Cannon

Lenoardo da Vinci è stato il più grande genio inventore della storia, ma alcuni suoi progetti si sono persi con il tempo. Riscoprite un'incredibile arma medievale, il Cannone Da Vinci, in questo gioco ispirato a Crush The Castle. Selezionate la potenza del congegno, l'angolo di tiro e abbattete, a suon di cannonate, il castello nemico. Riceverete un riconoscimento (medaglia d'oro, argento o bronzo) in base al risultato conseguito. Si gioca con il MOUSE: quando siete pronti a far fuoco, cliccate su un punto qualsiasi dello schermo per sparare.

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1066 - Guerra Medievale

L'Inghilterra durante il Medioevo fu per anni territorio di scorrerie e devastazioni dei Vichinghi. Il 1066 è la data più famosa della storia inglese: ossia quando Normanni guidati da Guglielmo il Conquistatore sconfissero l'esercito vichingo-sassone che da secoli occupava l'Inghilterra. Rivivete le epiche vicende di Hastings: prendete controllo dell'esercito sassone, di quello vichingo o di quello normanno e lanciatevi nella battaglia che ha cambiato la storia inglese. Cosa sarebbe successo se voi foste stati al comando delle truppe? Il gioco vi butta al centro dell'azione dandovi pieno controllo per ogni freccia scagliata, carica di cavalleria e posizione di difesa assunta dal vostro esercito. Una visuale suggestiva e un'animazione drammatica vi fornirà un ritratto distintivo di una vera guerra medioevale. Usate il MOUSE per giocare.

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Guerre Medievali - Medieval Wars

La morte del Re ha aperto il conflitto tra le due fazioni avversarie per succedere al trono vacante. Schieratevi e scendete in guerra! Medieval Wars è un gioco strategico a turni, più complesso del Risiko ma più facile e intuitivo di Axis & Allies. Sul campo di gioco esagonale mettete alla prova le vostre abilità di tattici di guerra: per avere la meglio sull'avversario, occorrerà studiare per bene qualsiasi mossa. Si gioca con il MOUSE. Cliccate sugli esagoni per muovere il vostro esercito. In basso a sinistra viene indicato il numero di mosse che potete effettuare ad ogni turno. Quando affrontate un avversario in un combattimento, il lancio dei dadi stabilirà il vincitore dello scontro.

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Seasons of War

L'eterna lotta tra uomini e orchi è giunta all'epilogo finale. Preferite l'alleanza umana di Re Dionisus I, guidata dal Principe Alessandro VIII, oppure le malvage forze di Darklord condotte dal negromante Methus Kardec? Scegliete con chi schierarvi perché la lotta sarà durissima! Season of War è un RPG basato su Warcraft. Sviluppate rapidamente la vostra civiltà: da vincere ci sono ben 7 battaglie. Distruggete l'avversario fino ad arrivare a dominare il mondo e scrivere così glieventi della storia. I controlli sono molto semplici e basati click del MOUSE.

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King Of Hill

Difendete ad ogni costo il vostro castello dagli attacchi degli invasori, se volete restare i Re della Collina. Gli agguati arriveranno da ogni direzione e avrete bisogno di olio bollente e palle infuocate da lanciare con la catapulta se volete far indietreggiare il nemico. Avrete a disposizione 4 torrette con le catapulte (e dunque 4 vite) con cui dovrete attaccare il nemico, ma che dovrete stare attenti a preservare se non volete morire. Clikkate con il MOUSE sulla catapulta che volete usare per direzionare il tiro e, con il tasto del mouse premuto, indietreggiate per dosare la potenza del lancio... poi rilasciate per sparare. Per usare contemporaneamente tutte le cataplute cliccate sulla bandiera al centro del castello. Usate invece le FRECCE direzionali per lanciare l'olio bollente dalle mura del castello.

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L'Assedio - The Great Siege

Il Signore Oscuro ha inviato i suoi servi nella vostra città per uccidere anche gli ultimi superstiti. Siete tutti in pericolo, ma non potete restare a guardare le vostre case sprofondare nell'ombra di un altro abisso. E allora caricate i vostri cannoni, azionate la catapulta, e marciate attraverso le porte per scacciare l'assedio nemico, in questo splendido gioco di guerra. Per giocare con il Mouse: cliccate e trascinate la testa della Catapulta per regolare l'obiettivo, rilasciare il mouse per far fuoco. Per giocare con la Tastiera: utilizzare le FRECCE direzionali SU + GIU per regolare l'obiettivo della catapulta, e la SPACEBAR per sparare. Nel Market, è possibile convertire i punti bonus in diverse risorse. La maggior parte delle costruzioni e delle armi in questo gioco può essere aggiornata. Tasti di scelta rapida. City Mode: [M] Mercato [B] Costruire Battle Mode: [A] Pannello di costruzione dell'Esercito, [S] Invia Esercito, [D] Pannello di Comando Esercito.

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Troy

LA città di Troia è sotto attacco. Le mura sono invase dagli Achei: a voi il compito di combattere e respingere gli invasori in questo gioco di difesa. Posizionate le truppe difensive, selezionate le unità terrestri e gli arcieri da utilizzare in battaglia e preparatevi a contrastare l'attacco nemico. Riuscirete a non far cadere la città di Troia? Riscrivete la storia e il vostro nome diventerà leggenda! Per giocare lanciate i dardi infiammati selezionando con le FRECCE direzionali l'angolo di tiro, e scoccate il tiro con la SPACEBAR.

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Epic War 3

Scendono in campo gli eroi con Epic War 3! Fazioni nemiche sono in guerra tra loro e a voi spetta il compito di ristabilire l'ordine, ovviamente sotto il vostro controllo. :-) Scegliete dunque l'eroe con cui scendere in campo e sconfiggete i vostri avversari in una dura battaglia per la conquista del territorio. Per farlo avrete bisogno di una strategia vincente: dovrete costruire e armare il ponte, scegliere un castello di confine per poter combattere, e potenziare ad ogni cambio turno le vostre carte per difendervi. Si gioca con il MOUSE. Durante la battaglia usate le FRECCE direzionali per scorrere la visuale. Le unità di combattimento verranno generate in automatico ma in qualunque momento potrete selezionarle per muoverle in un punto desiderato. Per usare le Carte Abilità basterà cliccarci sopra. Vi consigliamo comunque di leggere l'aiuto del gioco per istruzioni più dettagliate e scorciatoie da tastiera.

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Age of Kingdom

Provate le vostre abilità nell'imperdibile gioco di ruolo a turni Age of Kingdom! Ambientato nel medioevo, il gioco è diviso in due parti: nella fase building dovrete costruire il vostro impero producendo oro e soldati, mentre in quella battle, dovrete combattere contro nemici agguerriti per mantenerlo in vita. Ogni edificio produrrà risorse che servono allo sviluppo della vostra nazione, dalla popolazione civile al cibo, dall'oro ai materiali, dalla tecnologia alla costituzione di un esercito di soldati per proteggere il regno. Tutte le statistiche su queste risorse saranno visualizzabili in alto a sinistra. Si gioca con il MOUSE: scegliete dove far sorgere il vostro regno e trasformatelo al più presto in un florido impero, combattendo contro gli avversari.

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L'assalto - The Horde

Orde assassine stanno attaccando la vostra terra. Sanguinanti e quasi sconfitti, avete raggruppato le forze nell'unica regione che resta libera. E' tempo di combattere e e cercare di scacciare via dal vostro territorio questi nemici, che diventeranno sempre più forti e difficili da affrontare. Salvate dunque la vostra gente ed evitate che muoia o sia ridotta in schiavitù. Con il MOUSE posizionate le vostre torri di difesa lungo il sentiero ed evitate che i nemici arrivino al vostro cuore. Per ogni invasore ucciso avrete dei soldi che potrete spendere nell'acquisto di nuove postazioni più efficienti a contrastare le ondate sempre più insistenti.

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